Proprietà e benefici Granseola

Proprietà e benefici Granseola

Questo articolo parla di: Controindicazioni Granseola

La granseola è un crostaceo che somiglia ad un grosso granchio, originario dell’Oceano Atlantico e del mar Mediterraneo; questo crostaceo fa parte della nostra tradizione gastronomica da moltissimo tempo, dato che è un prodotto autoctono del Mediterraneo, tanto da essere chiamato con nomi diversi a seconda delle regioni in cui ci si trova, per esempio il termine “granseola” deriva dalla crasi di due parole venete (granchio e cipolla), mentre in Puglia questo crostaceo prende il nome di “suenne”, in Friuli Venezia Giulia si chiama “ganzo”, in Toscana viene definito “margherita” e in Sicilia addirittura prende l’appellativo di “tarantula”. Tra gli altri nomi comuni troviamo anche grancevola.

Ci sono alcune accortezze particolari che è consigliabile seguire quando si acquista la granseola: dato che questo crostaceo non si conserva in maniera particolarmente efficace, data la delicatezza delle sue carni, per essere sicuri di acquistare e di conseguenza di ingerire un prodotto sano, si consiglia di comprare il crostaceo ancora vivo e di consumarlo in giornata. Qualora non fossero disponibili delle granseole ancora vive, il prodotto fresco si può acquistare finché non odora di ammoniaca (in quel caso sarebbero già iniziati i processi di decomposizione), oppure per essere sicuri è preferibile acquistarla surgelata. Essa, si nutre di piccoli vermi e bivalvi come le cozze, le vongole ed altri piccoli animali. Scientificamente parlando la granseola appartiene alla famiglia delle Majidae. Nome scientifico: Maja squinado. Qui di seguito verranno riassunte alcune proprietà e controindicazioni della granseola.

benefici granseola

1) Ricca di proteine: la percentuale proteica della granseola rappresenta più del 15% del totale dei macro-nutrienti di questo crostaceo. Le proteine derivate dall'assunzione di granseola sono particolarmente elevate dal punto di vista biologico, poiché contengono diversi degli amminoacidi essenziali che il nostro corpo non riesce a sintetizzare. La granseola, quindi, è assolutamente adatta ad essere inserita in diete iperproteiche, a meno che, come vedremo in seguito, non si soffre di colesterolo alto o di ipertensione.
2) Poche calorie: la granseola, infatti, apporta solamente 80 chilo-calorie ogni 100 grammi di polpa edibile. Per questo motivo, a meno di altre indicazioni nutrizionali specifiche, si presta benissimo a far parte di diete dimagranti ipocaloriche, data anche la bassa percentuale di grasso.

3) Povera di grasso: il grasso rappresenta circa l’1% dei macro-nutrienti complessivi della granseola. Tuttavia se si considera la parte del carapace in cui risiedono gli organi interni (talvolta prede il nome di “corallo” grazie all'intenso colore arancione, la composizione chimica e di conseguenza biologica, cambiano.
4) Ricca di vitamine del gruppo B: queste vitamine svolgono molte funzioni importanti per il mantenimento del nostro benessere fisiologico; infatti apportano benefici a fegato, sistema nervoso e intervengono nel metabolismo energetico a livello cellulare. Leggere maggiori informazioni sulle vitamine del gruppo B.
5) Ricca di sali minerali: in particolare sono altamente presenti nella polpa della granseola potassio (fondamentale per mantenere in equilibrio le funzioni del sistema nervoso e per la contrattilità del tessuto muscolare) e calcio (essenziale per la corretta formazione e mantenimento dei tessuti di ossa e denti, aiuta soprattutto in fase di sviluppo e in terza età a combattere l’osteoporosi). Per esempio il fosforo contenuto nella granseola è fondamentale per il nostro organismo, dal momento che aiuta il sistema nervoso, in quanto è una valida alleata della memoria e contrasta la depressione rafforzando il sistema scheletrico.

Granseola

Controindicazioni: Così come altri crostacei anche la granseola ha le sue controindicazioni e dunque, non è adatta per tutte le persone. Qui di seguito vengono riassunte le maggiori controindicazioni relative al consumo di granseola.

1) Ricca di sodio: come molti dei prodotti ittici, anche la granseola ha un elevato contenuto di sale, soprattutto nella parte degli organi interni. In caso di ipertensione è perciò preferibile evitare la parte aranciata e mangiare solamente la polpa di questo prelibato crostaceo e non più di una volta al mese.
2) Ricca di colesterolo: come la maggior parte dei crostacei, anche la granseola è ricca di colesterolo. Tuttavia il grasso “cattivo” si concentra nelle articolazioni della zona delle gonadi e degli altri organi interni, contenuti in una porzione della “testa” del granchio e quindi facilmente eliminabili. È però da notare che la parte qui citata, di un intenso colore aranciato, rappresenta un’autentica prelibatezza dal punto di vista organolettico e che è anche per questo motivo che la granseola ha un costo al dettaglio così elevato. Pertanto, i pazienti che soffrono di colesterolo alto possono consumare abbastanza tranquillamente la polpa del crostaceo, mentre devono assolutamente evitarne la parte più pregiata e ricercata, poiché potenzialmente dannosa per la loro salute.
3) Non consumare in gravidanza: infatti, come per tutti gli altri crostacei, nella fase di gravidanza o allattamento l’assunzione di granseola viene sconsigliata da parte di medici e pediatri per svariati motivi che vanno dall'alto contenuto di sodio, all'alto contenuto di colesterolo e possibili allergie sempre dietro l'angolo.
4) Allergie: Come tutti i crostacei anche la granseola può dare allergie anche gravi in soggetti sensibili ai crostaci ed i sintomi vanno dai più banali come rush cutanei, rossori, giramenti di testa, mancanza di respiro fino ad arrivare allo shock anafilattico che può essere letale per il soggetto. E' obbligatoria la consultazione con il proprio medico curante e la visita specialistica presso l'allergologo per accertarsi di non soffrire di allergie "latenti" e "nascoste" quando si consumano crostacei di ogni genere. Il test eseguito è del tutto indolore e per niente invasivo.



Come pulire la granseola? Qui sopra è possibile prendere visione di un video dove ci viene spiegata in maniera semplice ed intuitiva come pulire la granseola. Ovviamente, alcune persone decideranno a seconda delle "tradizioni culinarie" se è bene o male buttare la testa o le uova presenti all'interno. Le uova hanno molte proprietà tra cui vitamine e minerali ma hanno un sapore poco marcato e delle volte risultano dure "ma sono commestibili". La granseola va pulita molto bene per far si che il suo gusto "originale" esca alla ribalta.

E' possibile pescare la granseola? Per la legga italiana i subacquei hanno il divieto assoluto di pescare la granseola ed altri crostacei nei mari italiani. Nelle acque "corse" invece esiste uno strappo alla regola e possono essere pescati solamente 5 esemplari al giorno.

Conclusioni: Il peso della granseola può variare dai 100 grammi fino a 500 grammi. Risulta difficile da pescare perché riesce a mimetizzarsi molto bene nella lattuga di mare (un alga). Il periodo migliore per mangiarla risulta quello che va da fine ottobre a fine gennaio. La granseola è preparata sopratutto mescolata nella classica insalata tagliata tramite apposite pinze da cucina. Ho consumato in passato la granseola nelle "linguine" con sugo e devo dire che il sapore è risultato "fenomenale". Nonostante ciò, ho deciso di non consumarla più per via dell'elevato contenuto di colesterolo e la paura dei mari inquinati da diverse sostanze.

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