Esofagite: Cause, Sintomi e Cura

Esofagite: Cause, Sintomi e Cura

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Appartenente al tubo digerente a tutti gli effetti, l’esofago è un condotto che unisce la faringe con l’imbocco dello stomaco: la sua lunghezza totale è normalmente va da circa 23 a 25 centimetri, mentre il diametro nel punto più largo può arrivare a tre centimetri circa. Il ruolo dell’esofago è importantissimo, dato che non è altro che un tubo che consente al bolo alimentare appena masticato nella bocca di raggiungere lo stomaco, in condizioni normali; in alternativa, può lavorare anche al contrario permettendo il processo di eruttazione e, se necessaria, l’espulsione del vomito.

Il compito dell’esofago, tuttavia, non si limita alla semplice canalizzazione: esso ha un importante ruolo come lubrificante, mantenendo le pareti interne umide e rendendo semplice e non dolorosa la discesa del bolo alimentare. Ma non è finita qui: il tubo che compone l’esofago è dotato di una parete muscolare che effettua un importantissimo compito, cioè quello di sospingere il bolo alimentare verso lo stomaco con una serie di contrazioni, dette onde peristaltiche.

sintomi esofagite

Il movimento peristaltico prevede la contrazione di un tratto a monte e la contemporanea distensione di un tratto a valle, spingendo il bolo verso il basso: la spinta avviene in modo continuo ed è facilitata dalla lubrificazione interna e dalla saliva contenuta all'interno del bolo. Questo prodigioso organo è purtroppo soggetto a un disturbo molto comune, detto esofagite: essa si verifica quando l’esofago si infiamma, a causa di alcuni fattori scatenanti che ora vedremo nel dettaglio.

1) Risalita di succhi gastrici: La causa principale di esofagite è una risalita troppo abbondante di succhi gastrici provenienti dallo stomaco (reflusso gastroesofageo). In questo caso, spesso il problema è dovuto alla mancata chiusura dello sfintere posto alla fine dell’esofago, all'ingresso dello stomaco: tale valvola deve rimanere normalmente chiusa, eccetto che nel momento della deglutizione, del vomito e così via. In caso contrario, il succo gastrico in risalita irrita fortemente la mucosa dell’esofago.
2) Reazioni allergiche: L’esofagite eosinofila è causata da una reazione allergica causata dalle cellule omonime: spesso è dovuta a reazioni allergiche nei confronti del latte, delle arachidi o di altri alimenti a cui siamo intolleranti; si può verificare anche come reazione a un allergia non alimentare come quella al polline.
3) Cause infettive: Causa possibile ma più sporadica è quella infettiva, di cui sono generalmente vittime i pazienti infettati dall'HIV oppure malati di cancro. L’origine può essere delle più svariate, dovuta a virus, batteri o funghi: è tipica l’esofagite infettiva causata dalla Candida, fungo che normalmente è presente solo nel tratto intestinale, nella vagina e nel cavo orale ma in piccolissime concentrazioni.

esofagite

Quali sono invece i sintomi dell’esofagite? Vediamo nel dettaglio tutti i possibili segnali di allarme.

1) Sintomi gastrointestinali: I principali campanelli di allarme riguardanti l’esofagite sono il mal di stomaco, fenomeni di nausea e il reflusso di vomito e saliva, che comportano una concreta difficoltà nella deglutizione.
2) Dolori intercostali e inappetenza: Tra i sintomi correlati ma non direttamente legati all'esofagite abbiamo anche un senso generale di inappetenza e un dolore diffuso a livello dello sterno.
3) Sangue nel vomito e rigurgito: Tra le più gravi conseguenze associate all'esofagite vi è il cosiddetto esofago di Barrett, in cui il tessuto normale che riveste l’interno dell’esofago è sostituito da un nuovo tessuto simile a quello del duodeno. I sintomi di tale disturbo sono svariati e andrebbero trattati approfonditamente a parte: tra di essi abbiamo il rigurgito acido e la presenza di sangue nel vomito.

Qui sopra è possibile prendere visione del miglior video esplicativo che abbia trovato sull'esofagite. (Il video è in Spagnolo ma si capisce perfettamente). Le esofagiti vengono classificate in una scala di pericolosità:

1) Esofagite di Grado 1: Detta anche esofagite da reflusso lieve.
2) Esofagite di Grado 2: Detta anche esofagite da reflusso erosiva.
3) Esofagite di Grado 3: Detta anche esofagite da reflusso stenotica.
4) Esofagite di Grado 4: Detta anche esofagite da Esofago di Barrett.

Quali sono i rimedi naturali per curare l'esofagite? Qui di seguito una lista di alcuni rimedi naturali che possono aiutare ad alleviare i disturbi associati all'esofagite. E'bene seguire alcune norme per prevenire ed eventualmente placare questo fastidioso disturbo:

1) Evitare gli alimenti che possono provocare allergie.
2) Stare lontano da pollini e muffe in caso di allergie.
3) Non fumare.
4) Non stare in locali pieni di fumatori.
5) Non assumere alcolici ne a stomaco pieno ne a stomaco vuoto.
6) Mangiare lentamente e masticare ogni boccone, se si hanno problemi con i denti affidatevi ad un robot da cucina per triturare il cibo e renderlo più digeribile.
7) Evitate le abbuffate a tavola.
8) Evitate grandi quantità di cioccolata.
9) Se dovete mangiare la pasta con il sugo assicuratevi che sia bella fresca mangiata immediatamente, il sugo tende ad ossidare e se avete mangiato spaghetti "freddi" e riscaldati in un secondo momento sapete di cosa sto parlando, dell'eccessiva acidità che vi creerà.
10) Evitate i luoghi di lavoro dove si lavora a stretto contatto con diluenti e solventi.

Conclusioni: Nel caso in cui ci ritroviamo vittime dell’esofagite, è bene rivolgersi subito al nostro medico curante che ci fornirà indicazioni e ci prescriverà farmaci appositi. Non si escludono alcuni esami di routine come un'ecografia, una gastroscopia ed esami del sangue. Nei casi più gravi sarà necessario eseguire una biopsia per escludere una neoplasia tumorale. In alcuni casi l'esofagite può essere esacerbata dallo stress psico fisico o da continue situazioni e ambienti stressanti.

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