Coltivata abbondantemente nell'Europa Centrale, in Canada ma anche in località più remote come Cina e India, la colza è una pianta oleaginosa che viene utilizzata in agricoltura per la produzione di olio e come foraggio per l’alimentazione del bestiame; negli ultimi anni si è diffuso anche il suo utilizzo nella produzione del biodiesel. Le zone di origine della colza ad oggi non sono molto chiare, tuttavia si ritiene che possa arrivare dal nord dell’Europa: trattandosi di una pianta che è stata importata nelle nostre zone.
Essa, viene generalmente coltivata espletando un ruolo molto importante nel settore agricolo; tuttavia, se abbandonata, tende a inselvatichirsi e a inserirsi nell'ecosistema naturale che la circonda, arricchendo la flora del posto. I tipi di suolo che la pianta della colza predilige sono quelli più fertili e freschi, con abbondanza di sostanze nutritive e minerali: in questi ambienti la pianta sviluppa le sue radici fino a una profondità di oltre un metro e mezzo.
Le massicce colture di colza sono fortemente influenzate dall'attività di impollinazione svolta dalle api: non solo questa rappresenta un modo di sfruttare maggiormente le potenzialità della pianta, ma anche un modo per aumentare la resa agricola della coltivazione. La qualità e la quantità di nettare prodotto variano sensibilmente a seconda del clima e della qualità del terreno; tuttavia, possiamo constatare che le vecchie varietà di colza portavano alla produzione di un miele il cui odore richiamava a quello del cavolo.
Le varietà più “nuove”, invece, permettono di produrre un miele dal sapore più neutro e gradito a molte persone. Non tutti sanno che il miele di colza, di fatto, è uno dei più diffusi dall'altro lato delle Alpi: nei paesi del Nord Europa e dell’Europa Centrale rappresenta un prodotto di uso comune, un po’ come in Italia possiamo trovare ovunque il miele millefiori o di acacia. Il problema sta nel fatto che il miele di colza, così come l’olio prodotto con la stessa pianta, abbia una reputazione fortemente negativa tra i consumatori: per questo motivo le vendite sono scarse e spesso viene venduto come miele di fiori, oppure come componente minoritaria di altre varietà di miele.
Altro motivo che ne può scoraggiare la produzione è la difficile gestibilità: il miele di colza tende a cristallizzare in modo estremamente veloce, alcune volte addirittura quando è ancora nel favo. Inoltre il grado di umidità è elevato; la cristallizzazione avviene però in cristalli molto fini, donandogli una consistenza più simile al cremoso. Ora analizzeremo quali sono i principali benefici che il miele di colza può apportare al nostro organismo. Come ho già accennato, il miele di colza è piuttosto difficile da trovare in Italia, cosa che ci costringerà probabilmente a rivolgerci a Internet: in rete sono disponibili molti negozi online con la possibilità di acquistare prodotti di qualità e non.
Verifichiamo quindi che l’origine del miele sia controllata e che esso sia proveniente da una filiera biologica, altrimenti non potremo trarre nessun giovamento dal suo consumo. (Verifica la lista completa dei tipi di miele). Qui sotto, è possibile prendere visione di un video dove ci viene mostrato come le api si sono messe all'opera per raccogliere il nettare su un esteso campo di colza.
1) Sapore originale: Il miele di colza risulta molto versatile in cucina, che ci da la possibilità di preparare ottime creme dolci oppure di abbinarlo in piatti salati e portate principali. Questa innata affinità con i sapori salati è dovuta al sapore, che risulta particolarmente “vegetale” ed è in grado di sorprendere i palati più difficili.
2) Altamente digeribile: Grazie al consistente contenuto di zuccheri semplici, il miele di colza risulta molto digeribile dal nostro organismo, ed è in grado di dare una sferzata di energia utile per affrontare una lunga giornata oppure prima dell’allenamento sportivo.
3) Depurazione del fegato: Alcuni studi dimostra che il nostro fegato trae utili effetti dal miele di colza, godendo grazie a quest’ultimo di effetti depuranti e di eliminazione delle tossine.
Avvertenze: Le persone allergiche ai prodotti dell'alveare devono assolutamente prestare attenzione a non ingerire non solo il miele di colza ma anche altri tipi di miele. Se in passato si sono manifestate reazioni allergiche al miele, è obbligatoria la consultazione con il proprio allergologo.
Conclusioni: Il miele di colza non fa parte dei miei alimenti altamente "indispensabili" proprio perchè, esistono differenti tipi di miele dal potere "terapeutico" a mio avviso, maggiore. Attualmente, il miele di colza è possibile trovarlo in Italia ad un prezzo di 20 euro al kg. Se proprio vi piace, vi consiglio di acquistarlo dai rivenditori locali a km 0 oppure via internet certificato biologico.